Le motivazioni che possono spingere un genitore a chiedere la presenza dello specialista a scuola sono diverse; nel caso dei BES e dei DSA la più significativa riguarda la collaborazione fra specialista e consiglio di classe durante la stesura del Piano Didattico Personalizzato (noto come PDP).
Il PDP è al contempo uno strumento didattico ed un patto: è uno strumento didattico in quanto prevede la diversificazione di metodologie e implica la scelta di strumenti compensativi, misure dispensativi e metodi di valutazione per ogni materia. E’ un patto fra famiglia, docenti e studente, i quali si accordano e si impegnano a rispettare il piano mirato.
Lo scopo è quello di mettere gli studenti DSA e BES nelle condizioni di apprendere, nonostante le difficoltà ad accedere alla conoscenza attraverso i “normali” canali di apprendimento. Gli strumenti compensativi e dispensativi previsti, infatti, aiutano gli studenti in difficoltà a realizzare il proprio successo scolastico. 
Il PDP viene redatto dal consiglio di classe una volta acquisita la diagnosi specialistica. È auspicabile che gli insegnanti richiedano un confronto con i genitori dello studente, e che ascoltino gli specialisti di riferimento (cioè chi ha redatto la diagnosi e/o il tutor pomeridiano).
Il nostro studio realizza interventi di orientamento scolastico rivolti agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, che si trovano a dover decidere sul proseguo del proprio percorso scolastico. Le attività orientative aiutano i giovani studenti nel compiere questa scelta con maggiore consapevolezza e coerenza rispetto ai propri interessi, alle proprie motivazioni e alle proprie attitudini mentali. In tal senso vengono utilizzati anche test che valutano le abilità primarie, quali comprensione verbale, abilità numerica, abilità spaziale, scioltezza del linguaggio, rapidità della percezione, capacità di memorizzazione, ragionamento induttivo (Thurstone, 1938).