Trattamento DSA
L’abilitazione funzionale cognitiva ha carattere di specificità sia per gli obiettivi sia per le metodologie utilizzate, e per questo deve essere gestita da un professionista adeguatamente formato (CC, 2007). 
Lo scopo è quello di modificare in senso positivo la prognosi del disturbo, stimolando l’acquisizione delle abilità strumentali carenti e lo sviluppo ottimale delle potenzialità cognitive. La ricerca non ha dati sufficienti per affermare che esistano interventi in grado di raggiungere una remissione completa nel DSA. Tuttavia, la letteratura scientifica afferma che gli interventi su lettura, ortografia e calcolo determinano un “miglioramento oggettivo” delle prestazioni del soggetto e che tale miglioramento è legato alla precocità e all’intensità degli interventi:
  • è importante avviare procedure di stimolazione cognitiva già ai primi segnali di difficoltà;
  • è raccomandata la quotidianità dell’intervento, normalmente il protocollo prevede 1 o 2 sedute ambulatoriali e 4 o 5 giorni di lavoro domiciliare.
E’ importante sottolineare che, trattandosi di «disturbi su base neurobiologica non emendabili» (CC, 2007), gli interventi che possono essere messi in atto sono finalizzati perlopiù a permettere una «compensazione precoce» del disturbo, al fine di limitarne la compromissione funzionale (CC, 2007).
Laboratori prerequisiti
In un’ottica preventiva risulta fondamentale strutturare e rafforzare abilità specifiche e strumentali di base definibili come prerequisiti, già nei bambini della scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria. In particolare, secondo studi internazionali (CC, 2010) fra le abilità che rivestono un ruolo fondamentale per l’apprendimento della letto-scrittura vi sono: le capacità metafonologiche e le capacità di analisi visiva. La ricerca psicologica ha dimostrato, inoltre, l’utilità di potenziare processi cognitivi specifici che sono alla base della conoscenza numerica e del calcolo.  Presso il nostro studio, per i bambini di età compresa fra i 3 e i 6 anni, vengono organizzati:
  • Laboratori sulla metafonologia
  • Laboratori sull’analisi visiva
  • Laboratori sull’intelligenza numerica.
RidiNet
A differenza dei trattamenti riabilitativi che si svolgono presso lo studio del professionista, la piattaforma consente di svolgere le sedute direttamente a casa dal bambino/ragazzo, affiancato da un adulto referente. Le attività e gli esercizi vengono predisposti, personalizzati e costantemente monitorati dallo specialista, via Internet, in base alle difficoltà individuali del soggetto. Lo specialista, infatti, ha il compito di seguire quotidianamente l’andamento del percorso, per poterlo “calibrare” alla luce dei miglioramenti e/o alle difficoltà del piccolo paziente.
Training metacognitivo per FIL e RM
La metacognizione rappresenta la capacità di un individuo di essere consapevole delle modalità con cui apprende e di dirigere attivamente e intenzionalmente i propri processi di pensiero. A livello scientifico, la letteratura riconosce l’utilità di un approccio metacognitivo negli interventi rivolti a soggetti con disabilità intellettive (limite, lievi e moderate) al fine di: stimolare l’autoregolazione e l’autocontrollo, sviluppare comportamenti adattivi, favorire un miglioramento in molte prestazioni basilari, incrementare la consapevolezza degli stati mentali interni e degli eventi esterni. Il training si articola in attività che richiedono la risoluzione di compiti riferiti ad ambienti quotidiani e realistici, in cui il soggetto impara a:
  • stabilire relazioni corrette tra oggetti;
  • riconoscere somiglianze tra contesti esperienziali anche distanti tra loro;
  • programmare azioni quotidiane, valutandone la difficoltà e gli esiti;
  • stabilire l’ordine spazio-temporale di eventi;
  • distinguere le cause e le conseguenze di un accadimento;
  • considerare una situazione valutando il punto di vista dell’altro;
  • sviluppare problem solving.
Potenziamento funzioni cognitive
Presso il nostro studio si avviano laboratori di stimolazione cognitiva, individuali e di gruppo, volti a rafforzare e valorizzare il potenziale cognitivo del bambino/ragazzo (anche normodotato). Il nostro intervento si focalizza sugli elementi macrostrutturali che costituiscono e guidano l’apprendimento e che lavorano in costante sinergia nel fluire della cognizione umana:
  • attenzione
  • memoria
  • ragionamento
  • problem solving
  • funzioni metacognitive
  • abilità visuopercettive e visuospaziali
  • funzioni esecutive.
Applied Behavioral Analysis (ABA)
Si tratta di una metodologia basata sui principi dell’analisi del comportamento, applicata principalmente ai disturbi dello spettro autistico. Le procedure ABA rinforzano i comportamenti adattivi e mirano ad estinguere i comportamenti socialmente rilevanti (chiamati comportamenti problema). Il suo rigore metodologico e scientifico implica un’attenta raccolta dati, essenziale per programmare interventi efficaci e monitorarne i risultati. Aspetto fondamentale della metodologia di lavoro, inoltre, è la sua applicazione in continua sinergia con la rete sociale del bambino/ragazzo (genitori, insegnanti ecc.).