Valutazione Neuropsicologica
Per la valutazione delle patologie del neurosviluppo (vedi Problematiche Trattate) è fondamentale una presa in carico multidisciplinare basata su standard scientifici.
Oltre l’uso del colloquio anamnestico, la nostra indagine specialistica comprende quindi l’utilizzo di strumenti standardizzati (batterie di test, questionari e prove psicodiagnostiche) che la comunità scientifica indica all’interno dei protocolli ufficiali.
Generalmente il nostro accertamento diagnostico prevede più incontri così strutturati:
  • contatto telefonico: prima analisi della domanda e determinazione del primo appuntamento;
  • primo incontro: raccolta anamnestica e visita neuropsichiatrica;
  • secondo incontro: somministrazione prima parte della batteria neuropsicologica;
  • terzo incontro: somministrazione seconda parte della batteria neuropsicologica;
  • quarto incontro: eventuali altre visite specialistiche;
  • quinto incontro: restituzione e consegna relazione alla famiglia.
Secondo la legge 56 del 1989, la diagnosi è una attività tipica della professione dello psicologo e ha valore legale. Tuttavia, solo i servizi pubblici sono autorizzati a rilasciare certificazioni che attestano il diritto dell’utente ad avvalersi delle misure previste dalla L. 104/92 e dalla L. 170/2010.
Valutazione DSA
(II elementare-età adulta)
Quando un bambino manifesta difficoltà persistenti e sospette negli apprendimenti è indispensabile richiedere celermente una valutazione specialistica, compiuta da figure professionali adeguatamente formate (Psicologo e Neuropsichiatra Infantile), che rispetti determinati requisiti scientifici. Presso il nostro Studio la diagnosi viene eseguita in conformità alle linee guida indicate dalla Consensus Conference del 2007 e dal PARCC (Panel di Aggiornamento e Revisione della Consensus Conference) del 2011, ovvero:
• presenza di un’equipe multidisciplinare;
• applicazione di un protocollo diagnostico condiviso dalla comunità scientifica;
• stesura di una relazione completa e dettagliata che comprenda: anamnesi fisiologica, familiare e medica; descrizione del profilo neuropsicologico; esplicitazione delle prove testologiche eseguite, con relativi punteggi ottenuti dal soggetto; ipotesi diagnostica (secondo ICD-10 e DSM 5); eventuale progetto riabilitativo; indicazioni per la Scuola, suggerimenti per la stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Valutazione Neuropsichiatrica 
Presso il nostro studio è attivo un servizio di diagnosi e controllo medico di patologie riguardanti il neurosviluppo, ovvero di condizioni disfunzionali con esordio nel periodo dello sviluppo (disabilità intellettiva, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbi dello spettro autistico, ed altri disturbi clinici).
La valutazione neuropsichiatrica generalmente prevede le seguenti fasi:
  • colloquio con i genitori e col paziente;
  • esame neurologico, che ha lo scopo di riscontrare eventuali disturbi o patologie che interessano il sistema nervoso centrale o periferico;
  • valutazione clinica, effettuata tramite osservazione del bambino in ambiente ludico e utilizzo di strumenti standardizzati.
La visita con il medico specialista permette di poter cogliere le difficoltà neurologiche presenti e di valutare le conseguenti compromissioni sul funzionamento personale, sociale e scolastico del bambino.
Lo scopo del controllo medico, inoltre, è quello di individuare le attività di intervento riabilitativo cognitivo, logopedico, psicomotorio o psicoterapico più opportune, ed eventualmente valutare l’opportunità di ulteriori interventi supportivi, ad esempio in ambito scolastico.
Valutazione Prerequisiti calcolo e letto-scrittura
(età prescolare-I elementare)
La formulazione della diagnosi di DSA può essere posta solo se il soggetto ha concluso il programma di insegnamento delle abilità di lettura e scrittura (fine II primaria) e di calcolo (fine III primaria). Tuttavia è possibile, ed auspicabile, individuare alcuni fattori predittivi dei DSA, già presenti in epoca prescolare. Un genitore che sospetta la presenza di tali difficoltà in questa fase dello sviluppo (precedente alla II elementare) può richiedere un accertamento clinico finalizzato a valutare il funzionamento dei prerequisiti della letto-scrittura e del calcolo. Da un punto di vista prettamente clinico, ciò assume grande importanza: esiste, infatti, un periodo sensibile chiamato “finestra evolutiva” in cui l’attività di acquisizione dei processi sottostanti alla lettura, alla scrittura e al calcolo ha massima efficacia (in seguito tende a ridursi rapidamente fino a scomparire). Avviare percorsi di potenziamento in questa fase può favorire una prognosi migliore.